Se un albero non ha né foglie né rami, si può ancora chiamarlo albero?
Lei si dipinge il viso per nascondere il viso.
I suoi occhi sono acqua profonda.
Non è per una geisha desiderare.
Non è per una geisha provare sentimenti.
La geisha è un'artista del mondo che fluttua.
Danza.
Canta.
Vi intrattiene.
Tutto quello che volete.
Il resto è ombra.
Il resto è segreto.
Non si può dire al sole "più sole".
O alla pioggia "meno pioggia".
Per un uomo, la geisha può essere solo una moglie a metà. Siamo le mogli del crepuscolo.
Eppure apprendere la gentilezza, dopo tanta poca gentilezza, capire come una bambina con più coraggio di quanto creda, trovi le sue preghiere esaudite, non può chiamarsi felicità?
Dopo tutto, queste non sono le memorie di un'imperatrice, né di una regina. Sono memorie... di un altro tipo.
Non dobbiamo aspettarci la felicità, Sayuri. Non è una cosa che ci è dovuta. Quando la vita va bene, è un dono improvviso, non può durare per sempre.
C'è una poesia nel tempio, incisa nella pietra, intitolata "la
mancanza". Ci sono solo tre parole ma il poeta le ha cancellate perché
la mancanza non si può leggere, si può solo avvertire.
Nella vita nessuno di noi trova la gentilezza che vorrebbe.
Memorie di una geisha e' un film bellissimo curato nei particolari che
riesce magnificamente a portare sullo scermo la vita (piena di
preparazioni e sacrifici) di una geisha, quello che era e che quello che
doveva diventare. Tra conpetizione, gelosia e sentimento la
protagonista principale Chiyo da povera bambina venduta dai genitori
diventa una delle geishe piu famose di tutto il Giappone. E nonostante
il film sia stato relizzato da un regista americano il risultato e'
comunque perfetto a dispetto delle critiche ricevute. Favolose la
fotografia, la scenografia e ovviamente le interpretazioni degli attori
che danno il meglio di loro stessi. Un film che rispecchia in pieno il
Giappone degli anni trenta durante e dopo la seconda guerra mondiale. In
una sola parola : film indimenticabile!
La piccola Chiyo è una bambina cresciuta in una famiglia di pescatori
in un piccolo villaggio chiamato Yoroido. Per poter avere il denaro
necessario che serviva a dare una degna sepoltura alla moglie, il padre
della protagonista la vende, assieme alla sorella più grande, ad una
casa di geishe a Kyoto. L'intermediario tra il padre e l'okiya è un
certo Tanaka, proprietario della compagnia ittica per la quale lavora il
padre. Dapprima Tanaka illude la protagonista di voler adottare lei e
sua sorella Satsu in vista della morte della madre per tumore alle ossa e
del padre a causa della vecchiaia, ma dopo le conduce in una stazione
ferroviaria e le consegna ad uno dei dipendenti dell'okiya Nitta perché
le porti a Gion, il quartiere delle geishe di Kyoto. Giunte a
destinazione però vengono separate e la sorella maggiore Satsu viene
venduta ad un bordello. Dall'ingresso nell'okiya entrano in scena altri
personaggi del romanzo: la Madre (la proprietaria dell'okiya e geisha in
pensione), Zietta (la "sorella minore" della Madre e geisha fallita),
la Nonna (la geisha che ha adottato molto tempo prima le due precedenti
donne), Hatsumomo (l'unica geisha della casa), Zucca (una bambina quasi
coetanea di Chiyo venduta all'okiya) e le domestiche. La vita nella casa
di geishe sembra essere subito molto dura, soprattutto a causa della
geisha Hatsumomo che non mancherà mai di farle subire la sua cattiveria.
Durante questi primi mesi Chiyo e Zucca diventano molto amiche, ma la
loro amicizia è ostacolata da Hatsumomo.
Chiyo comincia le lezioni per diventare geisha anche se il suo unico
desiderio è quello di ricongiungersi con la sorella e tornare a casa.
Dopo molto tempo riesce a mettersi in contatto con Satsu e decidono di
scappare insieme, ma la protagonista non si presenterà all'appuntamento
prefissato perché, cercando di scappare dal tetto, cadrà a terra
rompendosi un braccio. A questo punto la Madre decide di non investire
più soldi nell'educazione della ragazza a causa del suo tentativo di
fuggire e la fa lavorare come domestica, non più come geisha. Un giorno
il signor Tanaka le scrive una lettera, informandola che il suo
assistente e Satsu sono fuggiti dal villaggio di pescatori dove lei era
nata e che entrambi i suoi genitori sono morti. Chiyo decide allora che
non le rimane altra scelta se non quella di cercare in tutti i modi di
diventare una geisha. L'incontro con il Presidente cambierà il suo
destino. Chiyo viene contattata dalla geisha più famosa di Gion, Mameha,
disprezzata da Hatsumomo sia perché è la sua rivale in fascino e
notorietà, sia perché questa si è guadagnata la sua indipendenza come
geisha grazie ad un danna (il protettore) molto ricco. Mameha adotta
Chiyo come sorella minore, facendola diventare un'apprendista (maiko)
e la prepara per diventare una brava geisha. L'entrata della
protagonista nell'apprendistato è segnata dal cambio del nome. D'ora in
poi si chiamerà Sayuri. Inizialmente la sua carriera procede molto a
rilento a causa di Hatsumomo che cerca in tutti i modi di ostacolare il
suo successo, ma dopo che il suo mizuage (la sua verginità) viene
venduto ad un prezzo tale da estinguere tutti i suoi debiti contratti
con l'okiya da quando è stata comprata, la Madre decide di adottarla e
pone così fine alle persecuzioni di Hatsumomo che in seguito sarà
cacciata dall'okiya. Sayuri spera ardentemente di poter intrattenere il
Presidente, ma le vicende la portano invece a stare sempre più insieme
al suo socio in affari: Nobu Toshikazu, eroe di guerra senza un braccio e
con il corpo, in particolare il volto, sfigurati. Quest'uomo molto
burbero si invaghisce di Sayuri ed essa è costretta a causa del suo
lavoro a stare più con lui che con il suo amato Presidente.
Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale
rappresenta un'altra sfida di rilievo per l'eroina. Viene salvata dalla
vita in fabbrica grazie a Nobu che la fa andare da un suo amico e
creatore di kimono. Dopo tanti anni di lavoro la sua bellezza fisica
viene appannata dal lavoro manuale e dalla mancanza di cibo. La vita di
sfarzi ed eleganze è rimpiazzata da una nuova realtà: la sua personale
valle oscura. Un giorno, dopo la fine della guerra e la riapertura del
quartiere di geishe, Nobu la va a trovare e richiede la sua presenza per
intrattenere il vice ministro delle finanze che ha il compito di
controllare l'operato della fabbrica della quale Nobu è il direttore
generale e di conseguenza, Iwamura Ken ne è il Presidente. Sayuri riesce
a convincere la Madre a riaprire l'okiya e torna a lavorare come
geisha.
La sua vita sta però precipitando verso Nobu, che si è inoltre
proposto come suo danna, finquando lei non decide di attuare un piano
che metterà l'uomo in condizione di rifiutarla. Lei si concede al primo
ministro e chiede a Zucca di sorprenderli, ma l'amica porta con sé il
Presidente. In seguito, quest'ultimo richiede la presenza della ragazza
in una casa da tè. Qui lui le confida che Nobu ha deciso di rifiutare di
diventare il suo danna, che Mameha l'aveva presa sotto la sua
ala quando era una bambina grazie a lui e che la desidera più di ogni
altra donna, poi la bacia appassionatamente. Infine diventa suo danna,
la libera dall'okiya e la libera anche dal lavoro di geisha (per fare in
modo che Nobu non la incontri più). Successivamente, dopo che Sayuri
partorisce un figlio dal presidente (anche se la faccenda rimane molto
implicita nel racconto), si trasferisce a New York dove apre un'elegante
casa da tè per uomini d'affari giapponesi. Sayuri si trasferirà lì per
il resto della vita, continuando a vedere il suo amato Presidente tutte
le volte in cui egli si recherà in America per affari.
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